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L "elisir d" amore opera di Donizetti
L "elisir d" amore opera di Donizetti

L'elisir d'Amore, trama in video dell'opera (Potrebbe 2024)

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Anonim

L'elisir d'amore, (in italiano: "L'elisir d'amore" o "La pozione d'amore") opera comica in due atti del compositore italiano Gaetano Donizetti (libretto italiano di Felice Romani, dopo un libretto francese di Eugène Scribe per Daniel -François-Esprit Auber Le Philtre, 1831), presentato per la prima volta a Milano il 12 maggio 1832.

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Contesto e contesto

L'elisir d'amore è stato scritto in circostanze difficili. All'inizio del 1832 il Teatro della Canobbiana di Milano commissionò a Donizetti la composizione di una nuova opera e Donizetti impiegò solo sei settimane per completarla.

Cast e parti vocali

  • Nemorino, un giovane contadino (tenore)

  • Adina, una giovane donna benestante (soprano)

  • Belcore, un sergente (baritono)

  • Dulcamara, un ciarlatano (basso)

  • Giannetta, un giovane contadino (soprano)

  • Paesani, contadini.

Impostazione e riassunto della storia

L'elisir d'amore si svolge in un villaggio italiano all'inizio del XIX secolo.

Atto I.

La fattoria di Adina. Adina è seduta sotto un albero nella sua fattoria, a leggere un libro. La sua amica Giannetta e altri contadini riposano nelle vicinanze. Nemorino osserva Adina da lontano, lamentandosi di non avere altro che l'amore da offrirle ("Quànto è bella, quànto è cara"). I contadini chiedono ad Adina di leggere loro e lei legge loro la storia di come Tristano vinse Isotta bevendo una pozione d'amore magica.

Il sergente Belcore si intromette con la sua truppa. Adina ride del suo braggadocio, ma quando la preme per sposarlo, promette di pensarci su. Invita tutta la truppa a casa sua per un po 'di vino, e i contadini tornano al loro lavoro. Nemorino intercetta Adina mentre si dirige verso casa e dichiara goffamente il suo amore per lei. Lei gli dice che è un bravo ragazzo ma che non è incline ad innamorarsi di nessuno.

Nella piazza del paese, la popolazione saluta avidamente il "Dottore" Dulcamara viaggiante, che proclama le virtù del suo brevetto cura-tutto ("Udite, udite, o rustici"). Nemorino chiede a Dulcamara se ha l'elisir d'amore descritto nel libro di Adina. Dulcamara dà a Nemorino una bottiglia di vino, dicendogli che è il magico elisir. Nemorino lo ingoia e diventa alticcio. Quando entra Adina, Nemorino, certo che la pozione funzionerà, finge di ignorarla. Per punirlo, Adina flirta con Belcore, che le dice che deve tornare alla sua guarnigione e quindi deve sposarla immediatamente. Nemorino, sgomento per questa svolta di eventi, esorta Adina ad aspettare solo un altro giorno, ma lei lo ignora dispettosamente e invita l'intero villaggio al matrimonio.

Atto II

La casa di Adina. Tutti stanno celebrando alla festa pre-matrimonio a casa di Adinas. Adina desidera segretamente che Nemorino sia venuto in modo da poter godere della sua vendetta. Dulcamara canta un duetto civettuolo con Adina ("Io figlio ricco e tu sei bella"), con grande applauso. Adina, ancora seccata dall'assenza di Nemorino, parte con Belcore e un notaio per firmare il contratto di matrimonio.

Nemorino arriva, temendo che sia troppo tardi per impedire il matrimonio. Vedendo Dulcamara, chiede un'altra bottiglia di elisir magico, ma Dulcamara non glielo darà finché non potrà pagarlo. Nemorino si lancia su una panchina disperato. Belcore ora ritorna, infastidito dal fatto che Adina abbia rimandato il matrimonio fino a quella sera. Vedendo Nemorino, Belcore chiede perché sia ​​così triste. Nemorino gli dice che è scoraggiato perché non ha soldi. Belcore gli consiglia di arruolarsi nell'esercito, dove può guadagnare immediatamente 20 scudi. Nemorino è riluttante, ma Belcore lo persuade con una visione delle glorie (e delle opportunità per vincere le donne) di essere un militare. Nemorino si arruola e prende i soldi, elettrizzato dalla prospettiva di vincere Adina. Belcore si placa segretamente dopo aver reclutato il suo rivale e averlo fatto passare.

Nel villaggio, Giannetta racconta ai suoi amici l'emozionante notizia che lo zio di Nemorino è morto e gli ha lasciato una fortuna. Nemorino entra barcollando, dopo aver bevuto la seconda bottiglia di "elisir". All'improvviso si trova al centro dell'attenzione femminile e, non sapendo di essere diventato uno scapolo idoneo, crede che l'elisir stia finalmente funzionando. Adina e Dulcamara arrivano e sono entrambi stupiti di vedere Nemorino circondato dalle fanciulle del villaggio e godersi appieno la sua nuova popolarità. Adina si arrabbia con rabbia per arruolarsi nell'esercito, ma Nemorino, godendosi la sua gelosia, se ne va con un branco di ragazze. Dulcamara dice ad Adina che l'elisir magico ha reso popolare Nemorino e che si è arruolato nell'esercito per ottenere i soldi per pagarlo. Adina si rende conto che l'amore di Nemorino è vero. Dulcamara, vedendo l'opportunità di vendere più elisir, cerca di risvegliare la sua gelosia, ma giura di riconquistarlo a modo suo.

Da solo, Nemorino ricorda la lacrima sulla guancia di Adina ed è convinto di amarlo ("Una furtiva lagrima"). Ma quando arriva, finge di non essere interessato, per convincerla a dichiarare i suoi veri sentimenti. Gli chiede di non andarsene e gli dice che ha riacquistato la sua commissione ("Prendi, per me sei libero"). Ma non confesserà ancora il suo amore, quindi Nemorino promette di morire un soldato. Alla fine, Adina gli dice che lo ama e chiede perdono. Belcore arriva per trovare gli innamorati che si abbracciano. Ma è sicuro che ci siano molti pesci nel mare e che Dulcamara e la sua pozione d'amore possano aiutare.